Firenze l’è piccina
e vista da i’ Piazzale
la pare una bambina
vestita a carnevale…
Così dice la canzone che Leonardo Pieraccioni ha dedicato alla sua città.
Forse dal Piazzale Michelangelo può sembrarlo, ma per il GMJ, che sabato 8 aprile 2017 se l’è girata in lungo e in largo, Firenze non è sembrata proprio così piccina!
Alle ore 6.30 esatte (come d’abitudine per il GMJ, e qualcuno lo ha sperimentato sulla propria pelle!), l’autobus, guidato dal “Maestro” Orfeo e a pieno carico umano, si è mosso dal piazzale di Porta Valle verso la ex capitale del Regno d’Italia, con destinazione Il Giardino dei Semplici, il terzo giardino botanico più antico al mondo (dopo quello di Pisa e quello di Padova), voluto da Cosimo de’ Medici nel 1545.
Arrivati intorno alle 10.30 a Firenze, ci siamo diretti a piedi verso via Pier Antonio Micheli (il grande botanico che fu direttore del giardino agli inizi del Settecento e lo rese un centro di studio e ricerca botanica di rilevanza internazionale), per accedere al giardino botanico che è anche una parte del museo di storia naturale dell’Università di Firenze.
Dopo esserci divisi in due gruppi, siamo stati accompagnati dalle guide Stefania e Martina alla scoperta delle rarità e delle meraviglie del giardino: tra alberi monumentali, piante esotiche e rare, agrumi profumati, erbe aromatiche e fiori multicolore, anche le nostre care erbe spontanee hanno un posticino, vicino agli orti sinergici a letto rialzato.
Dopo la visita al giardino, il gruppo si è riversato per le brulicanti vie del centro, per una obbligatoria visita ai monumenti della città del giglio.
La seconda parte della giornata prevedeva l’incontro con i nostri amici della Fattoria Fontegeloni, Silvana e Loris, per visitare la residenza della di lei mamma. Alle 16.30 puntuale il gruppo si è ricongiunto presso il Ponte Vecchio per iniziare la scarpinata verso Torre del Gallo, sopra Firenze, accompagnati dai racconti e dalle spiegazioni dei nostri “ospiti“.
Il tragitto verso la villa ci ha fatto scoprire una Firenze meno turistica e caotica, fatta di enoteche, di tranquillità, di panorami mozzafiato e… di strade in salita!
Però, come diceva Cicerone, Per aspera ad astra, e così, dopo una bella scarpinata lungo l’Erta Canina, siamo giunti alla magnifica villa di Torre del Gallo, residenza della mamma della nostra amica Silvana.
Qui abbiamo scoperto un gioiello dell’architettura, oggetto anche della tesi di Laurea dei nostri amici, attorniato da un maestoso parco.
In questa oasi, tra un glicine e una rosa, il gruppo si è ritemprato, anche grazie allo spuntino offertoci dalla padrona di casa, e si è preparato per il viaggio di ritorno, che, grazie alla maestria del nostro “pilota” Orfeo, che riesce a manovrare un autobus di tredici metri in un fazzoletto di strada, si è compiuto senza alcun intoppo.
Alle 24 il gruppo era di nuovo al punto di partenza nella città federiciana, stanco, ma soddisfatto della magnifica giornata.
Grazie agli organizzatori ed ai partecipanti per la perfetta riuscita dell’evento.
LM
Ecco alcune foto dell’evento.